La diffusione dell'Ordine dei Predicatori nel Sud Italia si deve alla bolla "Clara Ordinis" di Papa Celestino V, del 1 settembre 1294. Il primo convento pugliese sorse a Trani nel 1233, mentre in Terra d'Otranto si dovrà attendere il 1300, quando i frati si insediarono a Nardò. L'articolazione amministrativa dell'Ordine domenicano in Puglia si manifestò con l'istituzione della "Provincia San Tommaso d'Aquino". Il compito principale affidato all'Ordine era quello di porre in essere un processo di latinizzazione in un territorio profondamente legato al rito greco.

Via Roma - Andrano (LE)

andrano

Il convento venne fondato nel 1605 nei pressi della chiesa dedicata alla Vergine Maria delle Grazie. Nel convento non vivevano più di due frati presbiteri e tre religiosi conversi. Il convento venne soppresso tra il XVII e il XVIII secolo. Il convento venne dato ai privati, mentre la chiesa conventuale è divenuta una rettoria. All'interno dell'edificio sacro sono conservate alcune tele legate alla presenza domenicana e ritraenti la Vergine del Rosario e San Domenico.

P.zza S. Domenico-Casarano (LE)

casarano

Il convento venne fondato nel 1619 grazie all'interessamento della famiglia D'Aquino, la quale governava la città di Casarano. Il convento, col tempo, ebbe la presenza di sei frati, divenendo così un priorato. La comunità religiosa curava la Confraternita del Rosario istituita nella vicina città di Melissano, allora dipendente da Casarano. Il convento, attualmente sede della casa comunale, era dedicato alla memoria di San Tommaso d'Aquino, mentre la chiesa annessa era dedicata al fondatore dell'Ordine. I cinque frati lasciarono la città nel 1809. La chiesa conserva la testimonianza della presenza domenicana con le tele di San Tommaso d'Aquino e della Vergine del Santo Rosario. Di pregevole manifattura è la statua in cartapesta di San
Domenico.

Corso Umberto I - Cavallino (LE)

cavallino

Il convento e l'attigua chiesa vennero edificati tra il 1626 e il 1635 e dedicati ai Santi Nicolò e Domenico, poiché sorgevano sui resti di un antico insediamento dedicato a San Nicola. Nel convento arrivarono ad abitare fino a dieci religiosi, i quali curavano sia un ospedale per poveri e una spezieria. San Domenico è il protettore principale della città; nel cuore della piazza principale è presente un pozzo e una statua dedicata al santo. Il convento venne soppresso nel 1809.

Corso Cosimo Mariano, 74/A - Copertino (LE)

copertino

Il convento di Copertino fu fortemente voluto dall'allora Vescovo di Nardò, mons. Ambrogio Salvi o.p., appartenente all'ordine domenicano. La dimora dei religiosi sorse sui ruderi di un antico insediamento bizantino dedicato alla Vergine Odigitria. Il convento venne fondato nel 1571 e arrivò ad ospitare undici religiosi. I frati dovettero lasciare la città nel 1809. Attualmente l'attigua chiesa è divenuta Parrocchia, dedicata alla Vergine del Rosario. Numerose tele attestano la presenza domenicana in quel luogo.

Piazza Dante Alighieri - Galatina (LE)

galatina

Il convento venne fondato probabilmente nel 1469. La chiesa conventuale, dedicata alla Vergine delle Grazie, è opera del noto progettista Mauro Manieri. Il convento arrivò ad ospitare fino a diciassette religiosi. Celebre, in questa chiesa, il miracolo attribuito all'intercessione di San Domenico di Guzman e riferibile alla guarigione di una bambina in punto di morte. Nella chiesa aveva sede la Confraternita del SS.mo Rosario, guidata dai padri del convento. Gli stessi religiosi, inoltre, curavano la pastorale della Confraternita del SS.mo Rosario della vicina Soleto. Il convento venne soppresso nel 1809. Successivamente trovarono ospitalità i padri scolopi.

Piazza Costadura - Galatone (LE)

galatone

Il convento dedicato a San Sebastiano venne fondato nel 1500, grazie all'interessamento di Giovanni Castriota, primo signore di Galatone. Il convento, nel corso del XVII, divenne casa di studentato, arrivando ad ospitare dodici religiosi. I frati lasciarono la città nel 1809. La chiesa passò successivamente all'ordine dei minori, i quali dedicarono l'edificio sacro a Sant'Antonio.

Riviera N. Sauro - Gallipoli (LE)

gallipoli

La diocesi di Gallipoli fu l'ultima ad abbandonare il rito greco per abbracciare il rito latino (1513). La comunità domenicana giunse nella città vecchia già nel 1517 e insediò il convento sui ruderi di un antico cenobio basiliano. Il convento divenne sede dello studentato di filosofia e arrivò ad ospitare quindici frati. Ai religiosi venne affidata la cura pastorale dell'abbazia di Santa Maria della Lizza in Alezio. Il convento venne soppresso nel 1809, ma, a seguito delle pressioni dei gallipoli, i frati ritornarono in città nel 1822. Dopo varie peripezie legate a presunte influenze esercitate dai frati sui cittadini in merito a questioni patriottiche, il convento venne definitivamente soppresso all'indomani dell'Unità d'Italia, nel 1862.

Via San Pietro in Lama - Lecce

lecce
(annunziata)

Il convento dell'Annunziata o di San Domenico fuori le Mura venne fondato il 15 giugno 1442, grazie all'interessamento di papa Eugenio IV. I religiosi di questa comunità si differenziavano dai confratelli che vivevano in centro per la loro stretta osservanza della regola di Sant'Agostino. Già la posizione fuori dalle muore, in stretta contrapposizione con lo stile dei religiosi che prediligevano i centri, fa intuire lo stile di vita assunto da questa comunità. Il convento arrivò ad ospitare diciannove religiosi e, nel tempo, divenne anche casa di noviziato. I frati abbandonarono il convento nel 1809. Fecero ritorno per un brevissimo tempo nel 1823. Attualmente è proprietà privata ed è sede di un hotel, il quale ha promosso una serie di interventi conservativi della struttura. Di particolare pregio sono le scene riportate nelle lunette del chiostro e raffiguranti le scene della vita di San Domenico e riguardanti i miracoli della Vergine Maria. Nella parte inferiore del convento è presente una cripta con affreschi quattrocenteschi e quattro altari e un ciborio in legno.

Via Libertini - Lecce

lecce
(rosario)

Il convento venne fondato nel 1389 e arrivò ad ospitare fino a quarantacinque frati. Ai religiosi era chiesto di amministrare l'attiguo ospedale e di curare la pastorale dei due monasteri della città. L'attuale chiesa, elevata alla dignità di Basilica, venne costruita a partire dal 1690. Essa è un capolavoro della scuola barocca e conserva, sia nella facciata che al suo interno, i segni indelebili del passaggio dei frati domenicani. I frati lasciarono la città nel 1809, mentre la Basilica continuò ad essere gestita dalla Confraternita del SS.mo Rosario. Nel 1995 i frati ritornarono per un breve periodo nella città di Lecce.
Attualmente il convento è sede dell'Accademia delle Belle Arti ed è facile scovare, tra i vari ambienti, diverse raffigurazioni di santi domenicani. Di particolare interesse è l'estasi di Santa Caterina da Siena. In ultimo, occorre segnalare la presenza della statua di San Domenico sui resti dell'antica "Porta Rudiae", per mezzo della quale si aveva accesso in città.

LECCE (VISITAZIONE)

Il monastero delle monache domenicane di clausura sorse nel 1505 tra le vie Galateo e Luigi Scarambone. Venne riedificata ad opera del famoso medico Massenzio Piccinni, che rivestì la carica di governatore di Lecce trail 1620 e il 1621. Esso era alle dipendenze del Priore del convento di San Giovanni D'Aymo (Basilica del Rosario) in Lecce. Il monastero venne soppresso nel 1809 e ceduto al Comune di Lecce. Versando in pessime condizioni, nel 1830 il Comune di Lecce decise la demolizione, destinando gli arredi alle chiese del circondario.

Via Idomeneo - Lecce

LECCE
(MARIA la NOVA)

Del monastero di monache claustrali dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria e più conosciuto come "Santa Maria della Nova" rimane soltanto la chiesa, ricostruita sull'area della precedente chiese quattrocentesca. Il monastero venne fondato nel 1470 e soppresso nel 1809. Tra il 1712 e il 1753, le monache si interessarono di ricostruire l'edificio sacro, ormai pericolante e in cattivo stato di conservazione. All'interno della chiesa, ormai priva di celebrazioni liturgiche, è presente una tela della Vergine Maria con San Domenico. Attualmente il monastero, che ha ospitato fino ad ottantadue monache, non è più esistente, poiché i locali sono stati destinati ad usi privati.

Via degli Uffici - Martano (LE)

martano

Il convento di Martano venne fondato nel 1592. Inizialmente venne destinato ad ospitare i frati di passaggio e, stante l'impossibilità di mantenere la presenza dei religiosi, venne soppresos nel 1652. Due anni dopo venne nuovamente riaperto e arrivò ad ospitare fino a tredici frati. I religiosi abbandonarono definitivamente il convento con la soppressione del 1809. Ad oggi, il convento è sede degli uffici comunali, mentre la chiesa, dedicata alla Vergine del SS.mo Rosario, conserva le tracce della presenza domenicana con le tele di Santa Caterina, San Tommaso d'Aquino e San Pietro martire.

Via Roma - Matino (LE)

matino

Il convento di Santa Maria del Soccorso in Matino venne fondato nel 1500 e arrivò ad ospitare fino a nove frati. La particolarità di questo convento era l'attività svolta dai religiosi verso le donne che desideravano consacrarsi al Signore secondo il carisma di San Domenico; infatti, essi curavano la formazione delle monache di casa, una forma di più stretta osservanza di vita dello stato di terziario. Il convento venne chiuso nel 1809, sebbene successivamente la popolazione abbia cercato più volte di riportare i religiosi in città. Il convento è stato totalmente modificato ed è ora sede della casa comunale. La chiesa, invece, ha mantenuto intatta la sua natura di edificio conventuale. All'interno si conservano le tele di San Tommaso d'Aquino, Santa Caterina da Siena, San Domenico di Soriano.

Via Isonzo - Muro Leccese (LE)

muro leccese

Il convento di Santo Spirito in Muro Leccese sorse nel 1583 sulle rovine di un cenobio italo-greco, dedicato a San Zaccaria, in un territorio di forte e radicata tradizione greca. In questo convento aveva sede il predicatore generale dell'Ordine e si aprì uno studentato di filosofia per i giovani del circondario. A Muro Leccese arrivano a stabilirsi fino a dieci frati. Nel 1809 il convento venne soppresso. Attualmente è sede di vari gruppi cittadini ed è stato restaurato. Gli ambienti conventuali sono descritti da precise etichette poste a ridosso delle porte. Il piano superiore del convento è concesso all'Università degli Studi del Salento. La chiesa, invece, conserva al proprio interno le testimonianze del passaggio domenicano in questa città.

Piazza S. Domenico - Nardò (LE)

nardò

Il convento di Santa Maria de' Raccomandatis venne fondato nel 1300 e fu il primo insediamento domenicano in Terra d'Otranto. Durante la cattività avignonese, i frati lasciarono il convento e ritornarono nuovamente in città nel 1434. Nel XVII secolo il convento era sede di uno degli studentati di Provincia e arrivò ad ospitare venti frati. I religiosi collaborarono con diocesi di Nardò e insegnarono presso il seminario vescovile. Il 20 febbraio 1743, il terremoto che si scatenò nel mar Mediterraneo distrusse sia la chiesa che il convento e il numero dei frati si ridusse drasticamente. Il convento fu soppresso nel 1809 e riaperto nel 1822. Durante il processo dell'Unità d'Italia, i frati dovettero lasciare definitivamentela città. La chiesa in stile barocco conserva al suo interno le tele di San Tommaso d'Aquino, della Vergine del Rosario e di San Domenico. Il convento è ora sede di scuola di istruzione superiore.

Piazza D. G. De Duca - Villa Convento, Novoli (LE)

novoli

Il convento di Novoli, dedicato alla Vergine della Grazie, venne edificato fuori dall'antica città, in un podere, oggi frazione di Lecce. Il borgo in cui sorgeva l'insediamento religioso è denominato appunto "Villa Convento", prendendo il nome dalla presenzadomenicana. Esso venne fondato nel 1551 e ospitò fino a sei frati. Nel 1650 venne chiuso e due anni dopo nuovamente riaperto con una piccola presenza di religiosi. Nel 1809 venne definitivamente chiuso e il convento venne dato ai privati, i quali lo trasformarono in una fattoria. Ad oggi, non rimane più nessuna traccia della presenza domenicana, nemmeno in quella che fu la chiesa conventuale, dedicata a Sant'Onofrio.

S.P. delle Termine Salentine - Otranto (LE)

otranto

La presenza domenicana a Otranto risale al 1455, in un luogo di culto preesistente, probabilmente una cripta bizantina, ai piedi del colle denominato "San Domenico". Essi si insediarono nei pressi di una chiesa denominata "Santa Maria della Candelora". Da questo convento uscirà la figura di Sant'Alessandro Longo o.p., martire, insieme agli ottocento idruntini, delle scimitarre degli ottomani. Il convento fu uno dei primi edifici ad essere razziato a seguito dell'arrivo dei turchi, i quali si insediarono proprio nell'edificio religioso domenicano. I religiosi si rifugiarono nella cattedrale, dove consolavano il popolo e predicavano dal pulpito. Proprio qui essi trovarono il martirio insieme agli altri cittadini di Otranto. Il convento rimase abbandonato insieme ai suoi beni e privo della presenza dei religiosi. Il titolo di "priore di Otranto" divenne una onorificenza all'interno dell'Ordine.

Via F.lli De Jatta - Parabita (LE)

parabita
(umiltà)

Il convento è stato fondato nel 1405 e arrivò ad ospitare lo studentato e tredici frati. Il convento visse periodi alterni tra prosperità e tensione con il clero diocesano. I religiosi, inoltre, svolgevano attività bancaria, concedendo prestiti ai cittadini del borgo. Nella chiesa insisteva la presenza della Confraternita del SS.mo Rosario e del Santo Nome. Nel 1809 i religiosi dovettero abbandonare la città e il convento divenne sede della casa comunale. Oggi è contenitore di manifestazioni culturali. La chiesa, invece, di proprietà della diocesi, negli atti settanta del secolo scorso ha subito un grave scempio: depauperata di tutti i suoi beni, è stata divisa a metà da un soppalco ed è divenuta "cinema parrocchiale". Negli anni 2000 si è avviato un restauro per riportare la chiesa agli antichi splendori e, ad oggi, è chiusa in attesa del completamento dei lavori. Sul rosone è presente un bassorilievo di San Domenico e all'interno erano presenti dei cicli di affreschi di santi domenicani e delle scene di vita del santo fondatore, oggi conservate nel museo diocesano di Nardò.

Piazza G. Pisanelli - Tricase (LE)

tricase

Il convento di Tricase, dedicato ai Santi Pietro e Paolo, venne fondato nel XVI secolo  e il suo nome appare per la prima volta nel 1573, anche se si ha notizia della presenza dei religiosi già negli anni precedenti. La struttura arrivò ad ospitare fino a dodici religiosi, i quali risero a Tricase fino alla soppressione del 1809. La chiesa, capolavoro di arte barocca, è un concentrato di arte e spiritualità domenicana. Su ogni pilastro della chiesa è presente la figura di un santo domenicano. Nell'edificio sacro, sul cui sagrato è stato ordinato vescovo il venerabile don Tonino Bello, insiste la Confraternita Maria SS. del Rosario. Il convento, invece, è oggi sede di uffici pubblici.

Via Plebiscito - Specchia (LE)

specchia

Il convento venne fondato nel 1608, ma, a causa della scarsità di religiosi presenti nel convento, ne fu decisa la soppressione nel 1652. Due anni dopo, i religiosi tornarono in città e si dedicarono ai lavori di costruzione della chiesa conventuale. Il convento arrivò ad ospitare sette frati e fu soppresso nel 1809. Oggi il convento è sede della casa comunale, mentre la chiesa è dedicata a Sant'Antonio di Padova e ha sede l'omonima confraternita. Gli altari sono stati adattati alle devozioni sorte dopo l'abbandono da parte dei domenicani.

Via B. Ancora - Sternatia (LE)

sternatìa

Nel cuore della Grecìa Salentina, i domenicani arrivano nel 1491. In questo piccolo borgo erano ben radicate le consuetudini rito greco, tanto che lo stesso è sopravvissuto fino al 1664. Nel 1652 ne fu decisa la soppressione, ma i frati ritornarono a Sternatia nel 1674. Il convento arrivò ad ospitare otto religiosi e fu soppresso nel 1809. Oggi è sede della casa comunale.

P. Regina del Cielo-Parabita (LE)

parabita
(b.v.m. coltura)

Il convento di Parabita è l'unico insediamento religioso domenicano ancora presente in Salento. Esso vide il ritorno dei domenicani nel 1955 all'interno di un edificio costruito tra il 1913 e il 1920 e che aveva già ospitato altre comunità religiose. I frati si dedicano al Sacramento della Riconciliazione, alla predicazione itinerante e alla cura del Santuario mariano dedicato alla Madonna della Coltura.

bibliografia

i domenicani
nel salento meridionale

di fr. Carlo Longo o.p.
Editrice Salentina - Galatina
Anno 2005

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