In quest'ultima scena, di
particolare rilievo, sono le giovinette vestite di bianco che recano
ghirlande di fiori.
La
mano del Prayer, in questo affresco, raggiunge il suo massimo
splendore: la Vergine, seduta in un trono retto da quattro angeli,
ricalca le linee del Monolito, ma viene resa quasi viva, umana, secondo
lo stile italiano del rinascimento. Nelle scene che la contornano,
l'autore ha trovato la possibilità di esprimere ciò che a lui è più
caro: paesaggi belli, variopinti, sfondi a largo respiro, scene della
vita popolare.
Gli
angeli che reggono il trono di Maria, recano tra le mani delle
ghirlande di frutta e prodotti della terra: è il chiaro riferimento al
Patronato di Maria, quale Protettrice degli agricoltori.
Nella
parte inferiore, ai margini del tamburo, è possibile leggere la data
dell'opera: 10 agosto 1942, unitamente alla parte finale della preghiera
"Salve Regina": "O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria".