Nell'anno 1893, alcune pie Signore di Parabita si riunirono in associazione per raccogliere offerte da devolversi a totale beneficio dell'erigendo Santuario della SS.ma Vergine della Coltura.
Fu così che coi frutti del loro zelo e di tanti piccoli ignoti - ma preziosi - sacrifici, si costruì tutto il fronte esterno del tempio e si arricchì l'interno con varie opere di non comune valore.
L'Associazione - mirabile ed encomiabile esempio di amore per il culto verso la gran Madre di Dio - fu nell'anno 1930 ufficialmente riconosciuta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Gaetano Muller, Vescovo di Nardò e contemporaneamente titolare della Diocesi di Gallipoli, il quale, fattone comporre il regolamento, la eresse canonicamente sotto il titolo di "Compagnia della Madonna della Coltura", incoraggiandola e impreziosendola di benedizioni e di indulgenze.
Gli iscritti fanno impegno di onorare la Gran Madre di Dio col titolo di Madonna della Coltura:
La Compagnia comprende due distinte sezioni: gli zelatori e le zelatrici che, unitamente alla Presidente e al Rettore, predispongono le attività dell'Associazione.
Gli iscritti partecipano mensilmente agli incontri di formazione, tenuti dal padre spirituale, e si adoperano per l'allestimento del mercatino, in occasione della festa patronale.
Tratto dall'opuscolo "Gran Madre di Dio sotto il titolo della Coltura", F.lli Carra, Casarano 1930.
Ordine dei Frati Predicatori