Te Deum di fine anno: rendimento di grazie e richiesta di perdono

Te Deum laudamus:
Te Dominum confitemur


( Noi ti lodiamo, Dio,/Ti proclamiamo Signore.)


La fine di un anno sociale ricorda a ciascuno che la storia umana è guidata da Dio: da Lui ogni azione ha inizio e in Lui il suo compimento. Pertanto, occorre rendere grazie al Padre per i doni ricevuti ed elevare una supplica per il nuovo anno che sta per iniziare, una nuova vita che ogni mattina spunta all'alba e che è dono di Dio. Non c'è modo migliore di concludere un'azione umana se non quello di sostare in preghiera.
La Chiesa, da sempre, ha inserito l'invocazione allo Spirito Santo all'inizio di ogni azione umana, al cui compimento elevava il canto del Te Deum, quale ringraziamento per quanto operato da Dio in quel contesto. Il classico esempio è quello dell'elezione del Sommo Pontefice: i cardinali riuniti in conclave, all'inizio dei lavori, dopo la Santa Messa dello Spirito Santo, elevano il canto del Veni Creator, per invocare il dono della terza Persona della Santissima Trinità. Infatti, il 1 gennaio, Solennità della Madre di Dio, viene invocato il dono dello Spirito Santo per essere guidati docilmente nel nuovo anno.
Nella celebrazione odierna sono due gli attegiamenti che guidano il cristiano: il rendimento di grazie per i doni ricevuti e la richiesta di perdono, quale attegiamento di pentimento per i peccati commessi. La fede, infatti, nasce dall'ascolto della Parola di Dio, mentre il peccato ne è il rifiuto. La fede ci permette di vedere gli eventi più difficili della vita come momenti prodromici di crescita e riscoperta dei valori più profondi, spesso assopiti nel nostro cuore.
Alla celebrazione odierna, infine, è annessa l'indulgenza plenaria ai fedeli che vi parteciperanno alle solite condizioni stabilite dalla Chiesa (confessione, comunione, preghiera secondo le intenzioni del Pontefice).
Con il Te Deum di fine anno, si rinnova il proposito di vivere un nuovo anno con l'attegiamento di Maria: docile all'ascolto della Parola di Dio fatta carne e pilastro della propria esistenza, capace di orientare le scelte di vita del cristiano. Maria, Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi!