Dominicus800: Domenico e Parabita
Quando si parla di Parabita, non si può non pensare alla Madonna della Coltura e ai custodi del suo Santuario che, da oltre sessant'anni, ne curano la vita liturgica e pastorale.
I frati a Parabita sono presenti dal 1405, eccezion fatta per una parentesi (quasi cento anni) dovuta alle soppressioni.
Tra le numerose invocazioni rivolte al Santo, è presente una preghiera tutta parabitana, da recitarsi a conclusione del Santo Rosario. Il magistrale lavoro svolto da Anna Piccinno e Ortensio Seclì, per il Centro di Solidarietà "Madonna della Coltura", ci permettono ancora oggi di poterla recitare e di trasmetterla alle generazioni future.
Il testo della preghiera in vernacolo:
San Domenicu mia beatu
'stu Rusariu ne sia donatu
a Maria la Verginella
tutta pura e tutta bella.
Nui te core te lo diamo
a Maria lo presentiamo
offrire l'ojiu tu
alla Matre di Gesù.
E Gesù pe' nostru Patre,
e Maria pe' nostra Matre
state sempre in compagnia
Gesù, Domenico, Giuseppe e Maria.
A te, o caro mio Signore,
te presentiamo 'sta Corona.
Pe' pietà ce l'abboni,
nu putimu cchiui 'rrivare
la Misericordia te lu Signore
ne pozza 'ssistere e cunzulare.
E Tu Vergine Santissima
te degni te pijare
'sta curona cu' tanta dignità.
Falla pe' quandu te 'ncoronau
la Santissima Trinità.
E Padre sempreternu
per omnia secula secoluloru.
Amen.
La traduzione in italiano:
San Domenico mio beato,
questo Rosaria sia donato
a Maria la Verginella
tutta pura e tutta bella.
Noi di cuore te lo diamo
a Maria lo presentiamo
offrire lo voglia Tu
alla Madre di Gesù.
E Gesù per nostro Signore
e Maria per nostra Madre
state sempre in compagnia
Gesù, Domenico, Giuseppe e Maria.
A te, o caro mio Signore,
ti presentiamo questa corona.
Per pietà ci esaudisca
non possiamo più arrivare
la Misericordia del Signore
ci possa assistere e consolare.
E Tu, Vergine Santissima,
degnati di accogliere
queste preghiere con tanta clemenza.
Fallo per la Tua incoronazione
ad opera della Santissima Trinità.
Il Padre Eterno ci esaudisca
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
La saggezza e la fede dei nostri Padri, unitamente alla grande opera evangelizzatrice dei Frati dell'Ordine dei Predicatori, ci permettono tutt'oggi di poter leggere e recitare queste preghiere, frutto di menti semplici e cuori ardenti.
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La preghiera, insieme alle altre invocazioni parabitane, è contenuta in Aa. Vv., "Tiesire, tiesilla...", A. Piccinno, O. Seclì (a cura di), 12 - La Merdiaiana, collana di studi e di ricerche, Ed. Il Laboratorio, Parabita, 2007.