8 maggio 2015: San Domenico in mezzo a noi

7 maggio 2015: l’arrivo della Reliquia di San Domenico
Una folta folla di fedeli, sul sagrato della Basilica, attende trepidante l’arrivo della reliquia di San Domenico, portata da p. Gaetano Cangiano OP dal monastero domenicano del Santo Rosario in Monte Mario (Roma). Sono le ore diciotto, quando, scortata dauna pattuglia delle forze dell’ordine, fa il suo ingresso in città la reliquia del santo. Il suono potente delle campane e la dolce melodia del corpo bandistico accompagnano l’ingresso del frammento sacro nella Basilica, dolcemente portato dai figli di San Domenico. La S. Messa, concelebrata da tutta la comunità domenicana, conclude il primo giorno della presenza della reliquia a Parabita.

8 maggio 2015: la festa
L’otto maggio è il giorno della festa per ricordare i sessant’anni di presenza domenicana nella città di Parabita. Tutti i fedeli, giunti anche dal circondario, si sono stretti attorno al Pastore della Diocesi, mons. Fernando Filograna, per elevare a Dio fervide preghiere di ringraziamento per gli anni trascorsi a Parabita e per affidare il loro futuro al Signore e alla Vergine Madre della Coltura. Alla solenne celebrazione hanno preso parte il Priore Provinciale p. Francesco La Vecchia OP, p. Marco Nasta OP, p. Renato D’Andrea OP e alcuni sacerdoti della diocesi. La giornata si è arricchita di un ulteriore elemento: la supplica alla Beata Vergine Maria alle ore 12, preceduta dalla recita del S. Rosario meditato da parte della FLD. A Colei, che sotto il suo manto custodisce l’Ordine domenicano, viene affidata la comunità e l’intera Famiglia domenicana, la quale si accinge a ricordare gli ottocento anni di storia.

9 maggio 2015: l’incontro con i bambini, i giovani e gli anziani
Nel cuore di Domenico hanno avuto sempre un posto privilegiato i sofferenti, gli ammalati, i poveri e i piccoli, per cui la S. Reliquia non poteva non sostare al Centro di Solidarietà della città di Parabita, dove gli anziani ospiti e il personale della struttura hanno potuto pregare direttamente il santo di Guzman. Alle ore 11, il Santuario è stato visitato dalle scolaresche parabitane, accompagnate dai loro docenti. Dopo una breve preghiera alla Vergine della Coltura, i piccoli fedeli, con la loro esuberante vivacità giovanile, hanno compiuto l’Atto di affidamento al S. P. Domenico. Conseguenzialmente il giovane Gabriele ha esposto in diapositive tutto il suo lavoro di ricerca sulla storia domenicana svoltasi nell’antico convento parabitano... e non è finitaqui! Alle ore 21, infatti, si è svolta la veglia di preghiera “O Luce della Chiesa. Un’ora con San Domenico” da parte del Movimento Giovanile Domenicano, insieme ai padri Assistenti Clemente e Ruggiero.

10 maggio 2015: la trasferta a Matino della s. Reliquia
In Santuario, alle ore 9.15, p. Clemente insieme a p. Gaetano hanno prelevato la s. Reliquia, dopo un breve momento di preghiera. Quindi si sono recati presso la chiesa del Monastero carmelitano di Matino (Le), dove la comunità claustrale, insieme ai relativi fedeli, hanno accolto con forte emozione l’insigne Reliquia del S. P. Domenico. Subito dopo la celebrazione eucaristica delle ore 10 da parte del cappellano p. Gaetano Cangiano OP, la Reliquia è ritornata in Santuario, per essere riespostaalla venerazione dei fedeli.A sera, dulcis in fundo, alle ore 19.30, dopo la celebrazione eucaristica delle ore 19, ha avuto luogo il concerto in onore del S. P. Domenico, curato dal coro polifonico “Maria SS. della Coltura” con la partecipazione dei “Cameristi salentini”. Al termine della serata, una sorpresa: tutti con il naso all’insù per ammirare il bellissimo spettacolo pirotecnico, applauditissimo dai presenti.

11 maggio 2015: la partenza della Reliquia di San Domenico
Alle ore 7, la comunità si è riunita in Santuario per la preghiera delle lodi mattutine, alle quali è seguita la celebrazione della S. Messa delle ore 7.30, come di consueto. Verso le ore 8.30, la Reliquia, processionalmente è stata esposta nel salone conventuale “Benedetto XVI”, dove p. Clemente Angiolillo OP, con i frati e i fedeli, con emozione grande hanno venerato la Reliquia del S. Fondatore Domenico. Quindi, la stessa “ha preso il volo” per la sua consueta dimora, presso il Monastero domenicano di Monte Mario (Roma).Ai piedi della reliquia sono accorsi numerosissimi pellegrini, provenienti dai paesi limitrofi, ma anche dall’intera provincia e dalla Puglia, come il gruppo della Milizia di Gesù Cristo proveniente da Lecce e il gruppo della Confraternita di San Domenico di Taranto, percitarne alcuni.

In tale occasione, il Santo Padre Francesco non mancò di unirsi spiritualmente al rendimento di grazie a Dio, inviando un telegramma al nostro Vescovo mons. Fernando Filograna:

In occasione del sessantesimo anniversario di presenza e di prezioso ministero dei padri domenicani nel Santuario diocesano dedicato a Maria Santissima della Coltura in Parabita, Sua Santità papa Francesco, spiritualmente vicino, rivolge il suo cordiale e beneaugurante saluto, auspicando che la fausta ricorrenza susciti nei figli di San Domenico sempre più profonda adesione a Cristo Signore e gioiosa partecipazione alla missione evangelizzatrice della Chiesa e, nei fedeli che visitano il Tempio mariano, rafforzi i propositi di intensa vita cristiana continuamente alimentata alla mensa della Parola e del Pane di Vita. Il Santo Padre invoca, per intercessione della Vergine Maria, un’abbondante effusioni di favori divini e, mentre chiede di perseverare nella preghiera a sostegno del suo ministero petrino, imparte di cuore a Vostra Eccellenza, al reverendo Rettore, alla comunità domenicana ed a quanti partecipano alla celebrazione Eucaristica l’implorata benedizione apostolica.
Dal Vaticano, 8 maggio 2015
Card. Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità

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