Basilica Santuario Maria SS. della Coltura

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Dominicus800: Domenico e Parabita

2021-08-29 09:26

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Storia locale, Parabita, san domenico,

Dominicus800: Domenico e Parabita

Dal 1405, in terra parabitana, la devozione al Santo Fondatore è sempre stata forte. Un legame che, nel corso dei secoli, non si è mai affievolito.

Quando si parla di Parabita, non si può non pensare alla Madonna della Coltura e ai custodi del suo Santuario che, da oltre sessant'anni, ne curano la vita liturgica e pastorale.I frati a Parabita sono presenti dal 1405, eccezion fatta per una parentesi (quasi cento anni) dovuta alle soppressioni.Tra le numerose invocazioni rivolte al Santo, è presente una preghiera tutta parabitana, da recitarsi a conclusione del Santo Rosario. Il magistrale lavoro svolto da Anna Piccinno e Ortensio Seclì, per il Centro di Solidarietà "Madonna della Coltura", ci permettono ancora oggi di poterla recitare e di trasmetterla alle generazioni future.
Il testo della preghiera in vernacolo

:




 San Domenicu mia beatu 'stu Rusariu ne sia donatu a Maria la Verginella tutta pura e tutta bella.
 Nui te core te lo diamo a Maria lo presentiamo offrire l'ojiu tu alla Matre di Gesù.
 E Gesù pe' nostru Patre, e Maria pe' nostra Matre state sempre in compagnia Gesù, Domenico, Giuseppe e Maria.
 A te, o caro mio Signore, te presentiamo 'sta Corona.Pe' pietà ce l'abboni, nu putimu cchiui 'rrivarela Misericordia te lu Signore ne pozza 'ssistere e cunzulare.
 E Tu Vergine Santissima te degni te pijare 'sta curona cu' tanta dignità.
 Falla pe' quandu te 'ncoronau la Santissima Trinità. E Padre sempreternu per omnia secula secoluloru. Amen.
La traduzione in italiano:
 San Domenico mio beato, questo Rosaria sia donato a Maria la Verginella tutta pura e tutta bella.
 Noi di cuore te lo diamo a Maria lo presentiamo offrire lo voglia Tu
 alla Madre di Gesù.
 E Gesù per nostro Signore e Maria per nostra Madre state sempre in compagnia Gesù, Domenico, Giuseppe e Maria.
 A te, o caro mio Signore, ti presentiamo questa corona. Per pietà ci esaudisca
 non possiamo più arrivare la Misericordia del Signore ci possa assistere e consolare.
 E Tu, Vergine Santissima, degnati di accogliere
 queste preghiere con tanta clemenza.
 Fallo per la Tua incoronazione ad opera della Santissima Trinità. Il Padre Eterno ci esaudisca
 per tutti i secoli dei secoli. Amen.
La saggezza e la fede dei nostri Padri, unitamente alla grande opera evangelizzatrice dei Frati dell'Ordine dei Predicatori, ci permettono tutt'oggi di poter leggere e recitare queste preghiere, frutto di menti semplici e cuori ardenti.

***
La preghiera, insieme alle altre invocazioni parabitane, è contenuta in Aa. Vv., "Tiesire, tiesilla...", A. Piccinno, O. Seclì (a cura di), 12 - La Merdiaiana, collana di studi e di ricerche, Ed. Il Laboratorio, Parabita, 2007.


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