Quell'abbraccio tra Italia e Albania...

Sono rimaste impresse nella mente di tutti la scena di solidarietà che ha avuto luogo a seguito del dilagarsi della pandemia del COVID-19 (Coronavirus).
All'inizio, il mondo interno guardava all'Italia e partiva una macchina di aiuto e sostegno a favore della nostra sanità, per affrontare l’enorme quantità di ricoveri di contagiati.
Ha destato emozione il gesto dell’Albania nei confronti dell’Italia: trenta sanitari hanno raggiunto il nostro Paese per supportare le varie attività ospedaliere in affanno.
Un gesto che ha destato emozione e riconoscenza da parte della popolazione italiana. Un'emozione resa ancora più forte dall’annuncio fatto dal Primo Ministro albanese, Edi Rama, che ha ricordato come Tirana non può dimenticare l’aiuto ricevuto dall'Italia in occasione del terremoto del 2019 e della guerra civile albanese degli anni ‘90, quando molti cittadini del Paese balcanico in fuga dalle violenze trovarono accoglienza in Italia.

Un piccolo preludio ha avuto luogo a Parabita. Ci piace ricordare la grande amicizia che, negli ultimi anni, è stata rinforzata con i fratelli albanesi. Le varie collette a sostegno della popolazione, le due visite di mons. George Frendo O.P., Arcivescovo di Tirana, e la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Gjergj Meta, Vescovo di Reshen, non possono che riempirci di emozione.

Sperimentiamo la gioia della fraternità, dell'amore vicendevole e dell'aiuto caritatevole. Ci siamo aiutati gli uni gli altri, proprio come il nostro unico Maestro ci ha insegnato. Il comandamento nuovo consegnatoci da Gesù - quello ultimo e definitivo di amarci gli uni gli altri - ha bussato alla nostra porta, portando un volto vero.

Questa è solo una piccola goccia del grande oceano che è l'Amore. A noi, ora, proseguire su questa scia, aiutando, sostenendo, amando il nostro prossimo.