La supplica alla Madonna del Rosario e la prima apparizione dell'Arcangelo

Il Beato latianese Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario, ebbe un sincero e filiale amore verso la Vergine Maria di Pompei  e nutrì una forte devozione verso l’Arcangelo Michele, dichiarato “il naturale protettore” della Valle di Pompei e delle opere pompeiane.
Fu un desiderio del beato Longo che due volte l’anno si recitasse la supplica solenne alla Vergine del Rosario di Pompei: la prima domenica di ottobre, in occasione del mese del Rosario, e l’8 maggio, festa dell’apparizione dell’arcangelo san Michele sul Monte Gargano.

Lo stesso Bartolo Longo, nel 1907, in una lettera indirizzata a padre Alberti Lepidi, maestro del sacro Palazzo Apostolico in Roma, spiega che per porre la prima pietra del Santuario di Maria in Valle di Pompei, fu scelto l'8 maggio.
Bartolo Longo pone una grande considerazione: "se san Michele è il custode di tutta la Chiesa e il difensore di tutte le grandi Opere divine, non era conveniente che a Lui fosse affidata la difesa di questa grande Opera di Dio nell’epoca moderna, che è il Santuario di Pompei?".

Bartolo Longo compose le invocazioni a San Michele Arcangelo, invocato come "difensore e custode del santuario di Pompei".
Nella preghiera si legge:
"Tu, Ministro primo della Regina delle Vittorie, propaga per mondo il suo Rosario.
Tu conducimi a lei, ed ottienimi tutte le grazie, di cui vedi che ho bisogno.
Ispirami i modi onde possa a lei piacere.
Tira gli animi dei peccatori, e conducili pentiti a’ suoi piedi,
mentre che io con le Virtù dei Cieli ti glorifico".