Dominicus800: itinerario di sguardi. Beato Folco di Tolosa, Vescovo

"...Folco mi disse quella gente a cui
fu noto il nome mio; e questo cielo
di me s'imprenta, com'io fe' di lui..." (Par IX, 96)

BnF_ms_12473_fol_46_-_Folquet_de_Marseille_1jpg

Al Vescovo Folco si deve il grande contributo per la nascita dell'Ordine dei Predicatori.
Folco nacque intorno al 1155, da padre genovese, stabilitosi a Marsiglia per esercitare l'arte del commercio. Di indole poetica e di grande spessore culturale, entrò nell'abbazia cistercense di Grandselve (Tolosa).
Nel 1205 venne elevato alla sede episcopale di Tolosa, in sostituzione del Vescovo Raimondo de Rabasteins, sospetto albigese.
Quando Domenico si trovava a Tolosa, a seguito di un incontro con il beato Folchetto, quest'ultimo, dopo aver ascoltare il Santo, diede un grande impulso per combattere l’eresia e incoraggiò vivissimamente l’opera di conversione intrapresa da Domenico.
Il rapporto tra Domenico e Folco era legato da una stretta collaborazione: entrambi avevano a cuore la salus animarum e fecero della predicazione il loro punto di forza.
Folchetto prese parte al IV Concilio Lasteranense, nel 1215, accompagnato proprio da San Domenico. Questi si trovarono faccia a faccia con papa Innocenzo III, discutendo, tra gli altri argomenti, anche delle nuove correnti eretiche. Il Papa approva l'iniziativa di Folco e Domenico, ossia quella di intraprendere un'opera di predicazione per la salvezza delle anime e il combattimento senza sangue delle correnti eretiche. Taluni vedono in questo episodio l'approvazione dell'Ordine domenicano; tuttavia, la vera e propria approvazione di un ordine mendicante di frati predicatori si avrà con papa Onorio III, il 22 dicembre 1216.
Folchetto morì il 25 dicembre 1231, dieci anni dopo la morte di San Domenico, e fu sepolto a Grand-selve. I Domenicani lo considerano come sostenitore del loro Ordine, di cui fu, per l’appoggio costante e le donazioni, il primo grande protettore.
I Cistercensi lo venerano come beato alla data del 25 dicembre.