"Ad Jesum per Mariam": san Luigi Maria Grignion da Montfort

Oggi, 28 aprile, ricorre la memoria liturgica di san Luigi Maria Grignion da Monfort, sacerdote e terziario domenicano, che spese la sua intera esistenza insegnando ad andare a Gesù per mezzo di Maria. Associò sacerdoti e fratelli alla propria attività apostolica, e scrisse le regole dei Missionari della Compagnia di Maria. Tra i suoi scritti si ricorda, in modo particolare, il "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine".

Vogliamo riportare, di seguito, un piccolo estratto del suo Trattato, letto nell'Ufficio delle Letture ambrosiano, che compendia la sequela di Cristo con la devozione a Maria.

«Tutta la nostra perfezione consiste nell’essere conformi, uniti e consacrati a Gesù Cristo». Perciò la più perfetta di tutte le devozioni è incontestabilmente quella che ci conforma, unisce e consacra più perfettamente a Gesù Cristo. Ora, essendo Maria la creatura più conforme a Gesù Cristo, ne segue che tra tutte le devozioni, quella che consacra e conforma più un’anima a Nostro Signore è la devozione a Maria, sua santa Madre, e che più un’anima sarà consacrata a lei, più sarà consacrata a Gesù Cristo. La perfetta consacrazione a Gesù Cristo, quindi, altro non è che una consacrazione perfetta e totale di se stessi alla Vergine santissima e questa è la devozione che io insegno. O, in altre parole, essa è una perfetta rinnovazione dei voti e delle promesse del santo battesimo. Questa devozione consiste, dunque, nel darsi interamente alla santissima Vergine allo scopo di essere, per mezzo suo, interamente di Gesù Cristo. Con questa forma di devozione ci si consacra nello stesso tempo alla Vergine santa e a Gesù Cristo: a Maria, come al mezzo più perfetto che Gesù Cristo ha scelto per unirsi a noi e unirci a lui; a nostro Signore, come al nostro fine ultimo, cui dobbiamo tutto ciò che siamo, perché è nostro Redentore e nostro Dio. Ogni cristiano nel battesimo, di propria bocca o per mezzo del padrino e della madrina, ha rinunciato solennemente a satana, alle sue seduzioni e alle sue opere, e ha scelto Gesù Cristo per suo Maestro e sommo Signore, al fine di dipendere da lui in qualità di schiavo d’amore. È precisamente ciò che avviene nella presente devozione: si rinuncia al demonio, al mondo, al peccato, a se stessi e ci si dà interamente a Gesù Cristo per le mani di Maria. Nel battesimo non ci si dona a Gesù Cristo per le mani di Maria, almeno in maniera esplicita: né si dà a Gesù Cristo il valore delle nostre buone azioni, Perciò, dopo il battesimo, si rimane perfettamente liberi di applicare detto valore a chi si vuole o conservarlo per se stessi. Con questa devozione, invece, ci si dona esplicitamente a Nostro Signore per le mani di Maria, e a Lui si consacra il valore di tutte le proprie azioni.

(L. M. Grignion da Monfort, "Il trattato della vera devozione a Maria", Opere, Ed. Monfortane, Roma 1990, pp. 430-434,  nn. 120-121. 125-126).