17 giugno 1603: anniversario della nascita di san Giuseppe da Copertino

"Fra Giuseppe nato l'anno 1603, il 17 giugno,
nell'Europa, nell'Italia, nel Regno di Napoli,
Provincia d'Otranto, a Copertino,
Diocesi di Nardò, nella contrada detta 'San Nicola'".
(Deposizione di p. Giuseppe da Carmiano negli Atti del processo di canonizzazione)

Era il 17 giugno 1603 quando, nella stalla vicino alla casa di Felice Desa, nella contrada "San Nicola" in Copertino, nasceva il piccolo Giuseppe. La madre, Franceschina Panaca, era dovuta sfuggire dalle autorità che la ricercavano a causa dei debiti contratti dal marito, il quale si era dato alla fuga. Lo stesso giorno della nascita, venne battezzato presso la chiesa matrice di Copertino, con il nome di Giuseppe Maria.

San Giuseppe è uno dei figli più illustri di questa terra salentina, il cui anniversario della nascita ricorre all'inizio degli esami di maturità: gli esaminandi, infatti, vengono posti sotto il suo Patrocinio.
Umile d'animo e semplice nel parlare, Giuseppe era dotato del dono dell'estasi e della bilocazione, come narrato dai suoi contemporanei nel processo di canonizzazione.
Ma Giuseppe Desa non era solo questo: da buon figlio di san Francesco d'Assisi, Egli aveva imparato l'amore per l'Eucarestia, la devozione alla Vergine Santa e la conformazione a Cristo povero, umile e obbediente. La sua fu una vita sofferta: rifiutato in gioventù in molti conventi a causa della sua cagionevole salute, fu trasferito da convento in convento, sottoposto a svariati processi e relegato in una cella, senza la possibilità di partecipare alla vita liturgica della sua comunità. Ma il Signore che permette di "mietere con giubilo a chi semina con le lacrime" ha fatto di Giuseppe da Copertino un grande esempio di vita cristiana, la cui santità riecheggia ancora a distanza di quattrocento anni.

Giuseppe era, quindi, profondamente innamorato dell'Eucarestia, tanto da commuoversi fino alle lacrime ogni volta che ne meditava il mistero. Quando gli venne imposto di Celebrare sine populo, Giuseppe, che aveva fatto dell'obbedienza la sua regola di vita, affermò che sarebbe stato disposto a tutto, purché "non gli negassero di ricevere il Signore ogni giorno" perchè l'Eucarestia lo rendeva felicissimo. 
Il Santo copertinese aveva, inoltre, una grande ed affettuosa devozione alla Vergine Madre, alla quale, fin da ragazzo, aveva offerto il cuore e non voleva alcunchè se non quello che Ella stessa desiderava (p. Roncalli). Don Giovanni Martelli scrive di lui: "Recitava quattro volte la preghiera della 'Salve Regina' in onore dei quattro privilegi concessi a Lei da Dio: la predilezione, il parto senza dolori, la verginità perpetua e l'Assunzione in cielo". 
Padre Angelo Massi, chiamato a testimoniare al processo di canonizzazione, riportò una bellissima preghiera mariana di san Giuseppe da Copertino:
"Salve Regina, Rosa senza spina,
Giglio d'amore, Madre del Signore,
prega per me, ch'io non muoia peccatore".

Oltre alla Beata Vergine Maria, san Giuseppe nutriva una grande e forte devozione verso Santa Caterina da Siena (p. Francesco Maria Angeli), di cui soleva leggere la biografia, tanto da sentirsi "lo spirito sollevato" e la preghiera ai santi "senatori della Gerusalemme celeste" doveva essere principalmente quella dell'imitazione (p. Roncalli).

San Giuseppe da Copertino,
innamorato del Vangelo e dell’Eucaristia,
Santo della gioia, Maestro di preghiera,
Patrono degli studenti,
accogli con amore la nostra preghiera.
Tu che nella vita hai affrontato tante difficoltà
con grande fiducia nell’aiuto di Dio,
intercedi presso di Lui affinché
ci conceda la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Sul tuo esempio fa’ che anche noi
possa volare alto nel cielo della santità
e, insieme a te, ringraziare il Signore
per la Sua infinita bontà e misericordia.
Con la tua intercessione, la grazia di Dio ci aiuti
e la forza dello Spirito Santo ci sostenga
lungo il cammino della vita per essere,
come te, fedeli al Vangelo.