1 Aprile: le stigmate di santa Caterina da Siena

Il confessore di santa Caterina, il beato Raimondo da Capua o.p., era l'unico a conoscenza di questo evento prodigioso. Nella narrazione della vita della Santa (Legenda maior), infatti, riferisce che il 1 aprile del 1375, quarta domenica di Quaresima, Caterina Benincasa si trovava nella chiesa di santa Cristina a Pisa, dove, fatta la comunione, dinanzi al crocifisso ligneo, cadde a terra come ferita da colpo mortale.
Ella stessa confidò al padre Raimondo che aveva ricevuto impressi nella carne i segni della Passione del Cristo, ma erano rimasti invisibili per sua espressa volontà.
Così la santa ricorda l'evento:
«Vidi il Signore confitto in croce, che veniva verso di me in una gran luce, e fu tanto lo slancio  dell’anima mia, desiderosa di andare incontro al suo Creatore, che il corpo fu costretto ad  alzarsi. Allora dalle cicatrici delle sue sacratissime piaghe, vidi scendere in me cinque raggi sanguigni, diretti alle mani, ai piedi ed al mio cuore. Conoscendo il mistero, subito esclamai: Ah! Signore, Dio mio, te ne prego: che non appariscano queste cicatrici all’esterno del mio corpo. Mentre dicevo così, prima che i raggi arrivassero a me, cambiarono il loro colore sanguigno in colore splendente, e sotto forma di pura luce arrivarono ai cinque punti del mio corpo, cioè, alle mani, ai piedi e al cuore».

Il beato Raimondo, con fare paterno, Le chiese:  «Ti ci senti ora dolere in quei punti?».
E lei, tirato un gran sospiro, rispose: «È tale il dolore che sento in questi cinque punti, specialmente nel cuore, che se il Signore non fa un altro miracolo, non mi par possibile che io possa andare avanti, e che in pochi giorni non debba morire».

Nonostante Pio II, nella bolla di canonizzazione della Santa del 1461, facesse riferimento al fenomeno delle stimmate sul corpo di Caterina, esse non furono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, fino al 1630, quando Papa Urbano VIII mise fine alla secolare diatriba e riconobbe ufficialmente le stimmate alla Santa.
La loro festa liturgica fu tuttavia fissata al 1 aprile da Benedetto XIII nel 1724.